L’IoT di prodotto in una PMI: creazione di un conto economico sostenibile

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L’aggiunta della connettività ai prodotti che vengono immessi sul mercato grazie a tecnologie di IoT è un tema estremamente attuale. Nella nostra esperienza, infatti, diverse PMI si stanno strutturando tramite competenze interne ed esterne al fine di dotare di connettività la propria gamma prodotti.

 

Innanzitutto, a seconda del tipo e conformazione di azienda possono cambiare i vantaggi e le motivazioni. Alcuni modi di sfruttare i dati sull’utilizzo possono essere:

  • comprendere meglio la natura della domanda e le esigenze dei clienti
  • offrire servizi aggiuntivi/nuovi
  • ottimizzare le operazioni di manutenzione
  • essere competitivi per adattarsi e modificare il proprio modello di business in futuro

 

Concezione dell’iniziativa

La creazione di una piattaforma di connettività per una azienda manifatturiera non è di per sé diversa dalla creazione di una startup, passando dall’ideazione di un prototipo fino al go-to-market con una struttura scalabile.

 

 

Nelle fasi iniziali di concezione e sviluppo della piattaforma, l’azienda si rivolge generalmente al proprio referente tecnologico interno. Il dipartimento IT inizia a lavorare alla concezione del prototipo e unire un pool di competenze interne ed esterne volte alla realizzazione della piattaforma:

  • produzione hardware: selezione componenti, assemblaggio board custom/scelta moduli standard..
  • competenze di sviluppo: firmware, app, server, portale web..
  • servizi terzi: scelta provider per connettività e comunicazioni, sicurezza, sistemi assistenza clienti..

 

 

Consolidamento delle attività e aumento dei quantitativi

Una volta superata la fase di prototipazione della piattaforma, che presenta una architettura di una certa complessità, il focus inizia a passare sul fronte dell’organizzazione.

  • bisogna prevedere la gestione e aggiornamento costante di una infrastruttura tecnologica complessa
  • la gestione dei fornitori diventa più critica in quanto si tratta di fornitori estremamente diversi per natura rispetto a quelli con cui l’ufficio acquisti è abituata a parlare. In particolare è sempre critico il rapporto con il produttore di hardware
  • va contemplata la gestione di nuovi servizi (per esempio subscription e relativi rinnovi) tramite processo dedicato e relativo customer care

Le attività necessarie al mantenimento e allo sviluppo della piattaforma IoT iniziano fisiologicamente a “propagarsi” nell’organizzazione sfruttando ore di lavoro di diversi dipartimenti e livelli di gerarchia. E’ da notare come questa sorta di “organizzazione diffusa” che si è creata svolge attività diverse per tipologia, dinamica e priorità rispetto alla casa madre.

 

 

In una iniziativa basata su IoT in fase di startup in grembo ad una organizzazione consolidata, l’operatività e il rischio di esecuzione dell’iniziativa andranno a crescere esponenzialmente con l’aumentare dei pezzi sul mercato

 

 

E’ dunque consigliabile, appena prima dello scalare dei quantitativi sul mercato:

  • mappare le attività collegate all’iniziativa IoT
  • disaccoppiare la crescita dell’attività richiesta dalla crescita dei quantitativi immessi sul mercato
  • scorporare tali attività dall’attività della casa madre e ricondurle all’interno di una business unit dedicata

 

Conclusioni

Seguendo questo iter, è possibile ottimizzare l’assorbimento dei costi dello sviluppo iniziale della piattaforma nel contesto dell’organizzazione esistente, per poi andare a scorporare l’attività nel momento in cui può essere collegata ad un conto economico di business unit sostenibile sincronizzando opportunamente i tempi con il go-to-market del (nuovo) prodotto connesso.

L’intero processo può essere favorito nelle sue fasi dall’adozione di un framework organizzativo/documentale che permetta di sfruttare gli incentivi a disposizione per le aziende che si cimentano in progetti di innovazione, di cui ho avuto modo di scrivere in questo articolo.

 

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Ernst Vittorio Haendler
Ernst Vittorio Haendler
A seguito di una laurea in Ingegneria Aerospaziale e alcune esperienze lavorative in Italia e all'estero presso l'Agenzia Spaziale Europea e poi nel settore technology intensive dell' Aerospace & Defense, inizia la propria attività imprenditoriale nel 2012 fondando la startup Beast Technologies seguendo tutti gli aspetti dalla visione, concezione e esecuzione di un business digitale, raccogliendo finanziamenti e mettendo sul mercato un nuovo prodotto attualmente venduto il 35 paesi diversi tramite canale web. A seguito di questa esperienza, Ernst-Vittorio entra come Partner in Quodigi nel 2017 portando la propria visione ed esperienza di business modelling, gestione progetti e team technology intensive, e occupandosi nel senso più ampio di tutti gli aspetti dello sviluppo di business sul piano digitale.
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